domenica 30 ottobre 2011

Il 31 ottobre saremo 7 MILIARDI, ma...



Un miliardo di persone nel mondo soffre la fame. Una cifra destinata drammaticamente a crescere. Lo conferma la Fao, che durante l'ultima Giornata dell'Alimentazione, il 16 ottobre, ha rilanciato l'allarme per i prezzi dei prodotti alimentari. Una sfida per la stabilità mondiale.
“Le oscillazioni al rialzo del prezzo dei cereali sono una delle più gravi minacce alla sicurezza alimentare e all’approvvigionamento di cibo su scala mondiale", spiega Silvio Ferrari, presidente di Assalzoo, l’Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici. L'Onu certificherà tra pochi giorni le nuove stime della popolazione mondiale: entro novembre saremo 7 miliardi e per la fine del secolo addirittura due volte di più, 15 miliardi. "Garantire una produzione sufficiente a soddisfare una domanda in crescita, in particolare di materie prime fondamentali come grano, mais, orzo e riso - spiega Ferrari - , deve tornare ad essere una delle priorità per le politiche agricole di tutto il Mondo, compresa la nuova PAC, per contrastare tensioni e instabilità sui mercati”.
Nel biennio 2010-2011 l’aumento dei costi degli alimenti ha costretto a vivere nella povertà estrema quasi 70 milioni di persone, che si vanno ad aggiungere al miliardo di persone che nel mondo soffrono la fame. “Una cifra destinata a salire: nel 2050 la popolazione supererà la soglia dei nove miliardi e l'aumento sarà soprattutto nei Paesi in via di sviluppo", continua Ferrari. “Un recente rapporto della Harvard Kennedy School stima che grazie a un’alleanza tra biotecnologie alimentari e investimenti  - conclude il presidente di Assalzoo - sarebbe possibile liberare l’Africa dalla fame in una generazione”.
salute24.ilsole24ore.com/

giovedì 27 ottobre 2011

Facebook: ecco i fallimenti più clamorosi del social network

facebook failures


Con più di 800 milioni di utenti iscritti nel mondo, Facebook è generalmente considerato un social network di successo, anche se ciò non significa che il colosso sociale di Mark Zuckerberg non commetta errori; che piaccia o meno, non tutto è perfetto sul social network blu, come testimonia la fonte infografica creata da una società più che lieta di segnalare al mondo i fallimenti di Facebook. Il ‘muro della vergogna’ di Facebook è stato ideato da WordStream, fornitore di servizi e software per il marketing e la ricerca in questo campo. Questa incisiva infografica rivela ciò che WordStream definisce ‘errori di giudizio di Facebook’: un elenco di critiche, passi falsi e fallimenti del social network più famoso del mondo da cui però altre aziende possono imparare qualcosa.

facebook failures infografica

Ecco alcuni dei punti più interessanti da infografica:

  • Cambiamenti nella privacy: le impostazioni predefinite di Facebook sulla privacy e le caratteristiche del profilo sono caratterizzate dall’inquietante tendenza ad obbligare gli utenti a condividere tutti gli elementi, anche quelli che non si vorrebbero condividere con gli altri. La questione riveste attualmente un’enorme importanza per tutti gli utenti iscritti a Facebook. La recente funzione che permette di visualizzare tutti gli aggiornamenti degli utenti in tempo reale non solo aggiunge critiche alla presunta privacy di Facebook nel 2011, ma di fatto la viola apertamente.
  • Cambiamenti nell’interfaccia utente: i continui cambiamenti nell’interfaccia utente hanno spesso causato reclami da parte degli iscritti al social network, oltre a rendere il sito di Facebook assolutamente imprevedibile.
  • Facebook Deals: Facebook era entrato nel mercato dei gruppi di acquisto online sul modello di siti come Groupon e LivingSocial, ma ha miseramente fallito l’impresa. Nonostante l’enorme bacino di utenti iscritti al social network, le offerte di Facebook sono durate soltanto 4 mesi.
  • Applicazione iPad per Facebook: la pagina ufficiale dell’applicazione Facebook iPad non è riuscita nell’intento di stupire gli utenti, dal momento che non ha offerto niente di più di ciò che già offrivano le applicazioni non ufficiali come MyPad e Friendly.
  • Interruzione di Facebook: il 23 settembre 2010 il sito di Facebook ha subito un’interruzione improvvisa, rimanendo inaccessibile per diverse ore ed influendo anche sul resto del mondo web.
  • Quit Facebook Day: nel giugno del 2011, durante il "Quit Facebook Day", Facebook ha perso 6 milioni di utenti negli Stati Uniti per la prima volta dalla sua nascita nel 2004. Le caratteristiche inquietanti ed i cambiamenti costanti hanno spinto moltissimi utenti ad uscire da Facebook in massa.
Le aziende dovrebbero imparare almeno due lezioni da questa serie di fallimenti di Facebook: la prima è che copiare di solito non dà alcun beneficio. Le aziende dovrebbero sempre riflettere prima di scimmiottare qualcun altro, cercando invece di proporre qualcosa di originale. La seconda lezione, ed anche la più positiva, è che Facebook fallisce rapidamente, nonostante le sue dimensioni colossali; molte aziende hanno fretta di lanciare un nuovo progetto o avventurarsi in qualcosa di rischioso, ma c’è sempre una grande differenza tra un fallimento ed un inizio lento e ponderato – l’importante è essere in grado di capirla -.

http://internet.tuttogratis.it/storia-di-facebook-ecco-i-fallimenti-piu-clamorosi-del-social-network/P121759/

mercoledì 26 ottobre 2011

Idiocracy: sarà questo il nostro futuro?



Anche se può sembrare una previsione troppo esagerata e ridicola, provate a pensarci un po': attualmente gli idioti sono la stragrande maggioranza della popolazione e purtroppo continuano a riprodursi a ritmo incontrollato. Da qui il famoso proverbio: "la mamma dei cretini è sempre incinta".
Gli effetti di questa "idiocrazia" strisciante si fanno già sentire anche ai più alti livelli politici, dirigenziali ed economico-finanziari dell'intero mondo, quindi rassegnamoci: ci attendono decenni veramente oscuri...

martedì 25 ottobre 2011

L'effetto domino della crisi dell'area euro



I fondamentali della crisi dell'area euro si possono sintetizzare in un solo grafico: il domino del debito sovrano europeo.

Allo stato attuale, non c'e' alcun modo con cui le autorita' europee possano arginare il default della Grecia, o le svalutazioni massicce del debito in possesso dei creditori. Questo evento scatenera' un effetto domino che non potra' essere fermato. Come un masso soggetto alla forza di gravita'. E l'impatto sara' inevitabile.

In un contesto di questo tipo le banche cariche di debito diventeranno ufficialmente insolventi quando verranno spinte ad ammettere le perdite accusate.

L'unica possibilita' che hanno i governi e' quella di ricapitalizzare le banche con i soldi dei contribuenti e spremere ancora una volta i cittadini, alzando le tasse e varando misure di austerita'.

Ma a quel punto la crisi di liquidita' delle banche scatenera' una serie di downgrade dei paesi piu' solidi dell'area core, come la Francia. Il rialzo dei tassi di interesse rendera' qualsiasi piano di salvataggio delle banche ancora piu' costoso per i cittadini, che dovranno fare i conti con una riduzione dei salari per via della recessione. Il calo dei consumi strozzera' le entrate delle aziende.

Infine, quando le banche e gli obbligazionisti accetteranno una svalutazione del debito ellenico del 50-75%, le altre nazioni indebitate dell'area periferica vorranno avere il diritto di chiedere lo stesso trattamento per i loro debiti ingenti.

Una dinamica tale richiede 3 mila miliardi di euro di misure di salvataggio per poterne uscire senza mietere vittime. Sono tanti soldi, troppi. E la Germania non e' abbastanza grande e forte da poter finanziare un piano di salvataggio di tale portata.

Le perdite complessive manderanno in fumo i bilanci delle banche e metteranno in ginocchio i detentori di debito sovrano. La conclusione inevitabile e' il ritorno al marco e il fallimento in massa degli istituti di credito del continente.

wallstreetitalia.com

E poi parlano di sacrifici...



LORO fanno continue "manovre lacrime e sangue", ma solo per NOI, mentre LORO mangiano, sprecano, si arricchiscono con i NOSTRI soldi e, come se non bastasse, sono assolutamente INCAPACI ed INCOMPETENTI. Adesso c'è da chiederci una cosa: perché c'è la crisi??
Spero di essere stato sufficientemente chiaro...

domenica 23 ottobre 2011

Vogliono i SOLDI. SI', anche i TUOI !



Da un po’ ci pensavo, ma mi accusavo da solo di complottismo esagerato. Ora leggo l’intervista a Ennio Doris su Il Tempo (orrore, lo so) e devo ricredermi.
Non sottovalutate le parole di uno come Doris. Spesso, e l’ho verificato svariate volte, quelli considerati più “fessi” sono poi coloro che spiattellano ingenuamente le più scottanti verità. E Doris sta dicendo in sintesi che sì, lo Stato italiano ha un debito stellare, i ratings crollano, l’economia boccheggia ma ragazzi, voialtri avete un sacco di quattrini in tasca. E la finanza internazionale lo sa.
Lo sa e li vuole. Ciascuno di noi ha qualcosa: che sia una casa, o dei risparmi in banca, o un po’ di BOT, o i versamenti per la pensione integrativa, un gruzzoletto di un’assicurazione, un quinto del terreno di nonna al paese. E se non l’abbiamo noi, ce l’ha papà, o mammà, o la famiglia. Sono davvero pochissimi gli italiani nullatenenti per tre generazioni.
La ricchezza insomma è diffusa. In questo siamo secondi solo all’Australia nel mondo, ricorda Doris. Tale ghiotto bottino non potrà in alcun modo rimanere nelle nostre tasche: dovremo cacciare il grano, volenti o nolenti.
Si farà con nuove tasse, con nuovi balzelli, ma si userà anche lo strumento principe: Equitalia. Non crediate di essere immuni perché siete oh tanto ligi e solerti e pagate le multe. Salterà fuori qualche multa già pagata che tornerà rinnovata e decuplicata, salterà fuori un errorino di 3 euro sulla dichiarazione dei redditi del 1938, salterà fuori una mora per la tassa sulla monnezza pagata con tre minuti di ritardo vent’anni fa. Centinaia e centinaia di euro, migliaia persino se le cose si incastrano nel modo giusto. Case e automobili pignorate, conti correnti bloccati, pagheremo caro e pagheremo tutto, pagheremo il pizzo per salvare le case. L’Italia sarà spogliata, e più che altro saranno spogliati gli italiani.
Quando questa faccenda finirà, ci avranno tolto tutto o quasi. Viene quasi la voglia di vendersi casa e sputtanarsi tutto al centro commerciale, altro che vita frugale, risparmiosa e sostenibile. Almeno ce li saremo goduti noi.

http://www.stampalibera.com/?p=33199

Il Gatto, la Volpe e... il Somaro nano...



"Il premier italiano vi ha rassicurato sui provvedimenti che prenderà il suo governo?". A questa domanda, la reazione ilare di Merkel, Sarkozy e di tutta la stampa presente. Poi la risposta del presidente francese: "Abbiamo fiducia nel senso di responsabilità dell'insieme delle autorità italiane, politiche, finanziarie ed economiche"...

Che dire? Basta vedere lo sguardo che si sono fatti il premier francese e la cancelliera tedesca per capire cosa pensano DAVVERO di Berlusconi...  Se tutto va bene siamo rovinati. Comunque, che Dio ce la mandi buona... Viva la gnocca !!!

Cave nanum



C’è un che di geniale nell’autodifesa di Er Pelliccia, arrestato per lancio di estintore alla manifestazione di sabato: “Volevo spegnere l’incendio di un cassonetto”. In effetti a che servono gli estintori? Il fatto che poi uno, anzichè azionarli per spruzzarne il liquido ignifugo, li lanci contro l’oggetto incendiato, è un dettaglio. Dietro la rocciosa linea difensiva di Er Pelliccia s’intravede lo zampino di uno degli avvocati del premier: un Ghedini, un Longo, un Paniz. Si deve infatti a questi principi del foro se B., sorpreso a finanziare una prostituta minorenne, s’è difeso dicendo: “La pagavo perchè non si prostituisse”. O se, beccato a telefonare in questura per farla rilasciare dopo un fermo per furto, ha dichiarato: “Per forza, è la nipote di Mubarak”. E se la sua maggioranza alla Camera e poi al Senato ha certificato unanime la sua credibilissima versione.

Ora, delle due l’una: o il premier, i suoi avvocati e parlamentari sono dei dementi assoluti, convinti di trovare un giudice disposto a credere alle baggianate che dicono, e allora nemmeno Er Pelliccia può sperare di esser assolto per aver cercato di domare l’incendio; oppure sono dei geni incompresi (almeno da noi), e allora i processi a B. per Ruby e al Pelliccia per l’estintore finiranno trionfalmente in assoluzione. Ci sarebbe pure una terza ipotesi: che certe boiate vengano credute solo se l’imputato è un politico. Ma non vogliamo nemmeno pensarci: significherebbe che l’art. 3 della Costituzione è stato abrogato a nostra insaputa. A questo proposito: Er Pelliccia che spegne incendi lanciando estintori è un filino più credibile di Scajola che compra casa ma gliela paga un altro senza dirgli niente; o di Minzolini che spende 65mila euro per fatti suoi con la carta di credito Rai e poi dice: “Sono innocente: ho restituito i soldi all’azienda” (come se un topo d’appartamenti potesse cavarsela restituendo la refurtiva e sostenendo che dunque non ha rubato). Si spera vivamente che i giudici di Roma, se condanneranno Er Pelliccia, facciano altrettanto con Scajola e Minzolingua. Altrimenti qualcuno potrebbe pensare che la legge è più uguale per qualcuno. Idem per D’Alema: viaggia sei volte gratis sul jet di un impreditore che finanzia la sua fondazione e paga tangenti al suo defelissimo Morichini. I pm lo indagano per illecito finanziamento (ogni volo a scrocco vale 6mila euro), ma lui fa il vago:“Pensavo pagasse Morichini”. E certo: uno s’imbarca su un aereo senza biglietto e non s’informa su chi paga.

Poi c’è Alemanno, che pare incredibile ma è il sindaco di Roma. Venerdì piove tre ore: càpita, specie in autunno. Ma lui non se l’aspetta, così non fa pulire i tombini, alcuni quartieri paiono Atlantide e ci scappa pure il morto. Lui, anzichè andarsi a nascondere, chiede lo stato di calamità e se la prende con la Protezione civile: “Non ha lanciato l’allarme meteo”. Da giorni le previsioni del tempo davano pioggia per venerdì. Ma a sua insaputa: lui, essendo solo il sindaco, scambia la Protezione civile per il servizio meteo. Poi c’è Bossi: a Bankitalia voleva Grilli. Ma non perchè è bravo: perchè “è nato a Milano”. Gli avessero proposto Vallanzasca, che è nato a Milano e con le banche se la cava benino, avrebbe accettato. Poi c’è ancora B.: ammazzano Gheddafi, che lui ha prima baciato e poi bombardato, e si rifugia nel latinorum per dire qualcosa senza dire niente: “Sic transit gloria mundi”. Come Totò e Macario ne “Il monaco di Monza”, che biascicano giaculatorie a base di “cave canem” e “linoleum”, poi partono con le orazioni: “Tony Curtis… ora pro nobis… Kurt Jurgens… ora pro nobis… Sophia Loren… ora pro nobis… Brigitte Bardot… Bardot…”. Aveva anche pensato di commentare: “Baciavo Gheddafi perchè non facesse il tiranno”, o “non ci ho messo la lingua”, o “l’ho scambiato per un’Olgettina”, o “non era un bacio,ma un morso”, o “il bacio è un apostrofo rosa tra le parole ‘ti’ e ‘sparo’”. Ma era troppo rischioso. Molto meglio linoleum.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/22/c%e2%80%99e-un-che-di-geniale-nell%e2%80%99autodifesa-di-er/165623/

venerdì 21 ottobre 2011

Ridere per non piangere


Proviamo a pensarci: e se in realtà tutti noi italiani fossimo vittime di un esperimento scientifico?...


giovedì 20 ottobre 2011

Gli Ingredienti sulle Etichette Alimentari



Il mito: L’elenco degli ingredienti nei prodotti alimentari è studiato per informare i consumatori circa il contenuto del prodotto.

La realtà: l’elenco degli ingredienti è utilizzato dai produttori per indurre i consumatori a credere che gli alimenti acquistati siano più sani di ciò che sono.

Questo articolo esamina alcuni trucchi comunemente usati da molte industrie alimentari, e contiene una serie di utili informazioni per aiutare i consumatori a leggere le etichette con il giusto scetticismo.

Se la Scheda Nutrizionale Informativa presente nella confezione del prodotto alimentare elenca ogni sostanza contenuta nel prodotto, come potrebbe ingannare i consumatori?

Uno dei trucchi più comuni è quello di distribuire gli zuccheri presenti tra molti ingredienti così che le quantità di zuccheri non compaia nei primi tre dell’elenco. Per esempio un’azienda può usare una combinazione di saccarosio, fruttosio, sciroppo di cereali, sciroppo di grano, zucchero di canna non raffinato, destrosio e altri zuccheri per essere sicura che nessuno di essi sia presente in quantità sufficiente da arrivare nelle prime posizioni dell’elenco degli ingredienti (ricorda che gli ingredienti sono elencati in ordine di proporzione nel prodotto, con i più presenti elencati per primi).

Ciò inganna i consumatori sul fatto che il prodotto non sia composto principalmente da zucchero. E’ un modo per spostare lo zucchero più giù nella lista degli ingredienti, non informando sul contenuto reale di zucchero presente nello intero prodotto.

Un altro trucco consiste nel gonfiare l’elenco con minuscole quantità di ingredienti ridondanti. Si può vederlo nei prodotti per la cura personale e nello shiampo, dove le aziende dichiarano di fornire shampoo alle erbe che in realtà hanno un contenuto di erbe quasi inesistente.

Le aziende possono gonfiare l'elenco ingredienti con “salutari” bacche, erbe o super-cibi che, molto spesso, sono presenti solo in minuscole quantità.

La presenza - ad esempio - della “spirulina” in coda all'elenco è praticamente insignificante. Non c’è abbastanza spirulina in quel prodotto che possa produrre reali effetti sulla tua salute.

Questo trucco è chiamato “etichetta imbottita” ed è comunemente usato dai produttori di “junk-food” che vogliono saltare sul carro dei prodotti biologici senza in realtà produrre cibi sani.

Un terzo trucco consiste nel nascondere ingredienti dannosi dietro nomi dal suono innocente, che inducano a credere che siano sani. Il nome dell’estremamente cancerogeno nitrito di sodio (conservante E250), per esempio, suona perfettamente innocente, ma è ben documentato che sia causa di tumori al cervello, cancro al pancreas, cancro al colon e molti altri tipi di cancro.

Il carminio suona come un innocente colorante per alimenti, ma in realtà è fatto con le carcasse frantumate di scarafaggi rossi della cocciniglia. Naturalmente, nessuno mangerebbe yogurt alle fragole se sulla etichetta ci fosse indicato “colorante rosso per alimenti a base di insetti."

Allo stesso modo, estratto di lievito suona come un ingrediente salutare, ma in realtà è un trucco usato per nascondere il glutammato monosodico (MSG, un esaltatore chimico di sapore, per dare gusto ai cibi eccessivamente elaborati) senza avere l’obbligo di indicarlo nella etichetta.
Molti ingredienti contengono glutammato monosodico nascosto, e personalmente ho scritto parecchio al riguardo. Praticamente tutti gli ingredienti idrolizzati contengono alcune quantità di glutammato monosodico nascosto.

Non lasciarsi ingannare dal nome del prodotto
Sai che il nome del prodotto alimentare non ha nulla a che fare con ciò che c’è dentro?
Aziende alimentari producono alimenti come il “Guacamole Dip” (salsa di avocado) che non contiene avocado! Sono preparati, invece, con olio di soia idrogenata e colorante chimico verde. Ingenui consumatori comprano questi prodotti, pensando di prendere salsa di avocado, quando in realtà stanno comprando colorante verde; squisito e dietetico veleno.

I nomi dei cibi possono includere parole che descrivono elementi non presenti nel prodotto. Un cracker al formaggio, per esempio, non deve necessariamente contenere formaggio. Qualcosa di “cremoso” non deve contenere la crema. Un prodotto alla frutta, non ha bisogno di contenere nemmeno una singola molecola di frutta. Non lasciarti ingannare dai nomi dei prodotti stampati sulla confezione. Questi nomi sono ideati per vendere i prodotti, non per descrivere gli ingredienti contenuti in essi.

La lista degli ingredienti non include gli inquinanti
Non esiste l'obbligo di includere nello elenco degli ingredienti i nomi di inquinanti chimici, metalli pesanti, bisphenol-A, PCBs (bifenile policlorurato), perclorato o altre sostanze tossiche già reperite negli alimenti. Come risultato abbiamo che le liste degli ingredienti non elencano realmente tutto il contenuto degli alimenti, ma solo ciò che di cui produttori vogliono che tu sia informato.

Gli elenchi di ingredienti furono il risultato di un accordo tra governo e industria privata. All’inizio, le aziende alimentari erano restie a indicare gli ingredienti. Chiesero che fossero considerati “proprietà riservata” con la motivazione che svelare i segreti della produzione, avrebbe distrutto i loro affari.

E’ un’assurdità, naturalmente, poiché le aziende alimentari intendevano solto tenere all’oscuro i consumatori. E’ per questo che ancora oggi non è stato reso obbligatorio segnalare i vari inquinanti chimici, pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze che hanno un notevole e diretto impatto sulla salute dei consumatori. (Per anni le aziende alimentari hanno combattuto contro l'obbligo di segnalazione degli acidi grassi, ed è solo dopo una protesta delle associazioni di consumatori che la FDA alla fine le ha obbligate ad includerli negli ingredienti sulle etichette).

Manipolare la quantità delle porzioni
Le aziende alimentari hanno capito anche come manipolare il concetto di porzione al fine di far apparire i loro prodotti privi di ingredienti nocivi come gli acidi grassi saturi (o resi tali mediante idrogenatura).

La FDA, ha creato per loro un sotterfugio: è permesso che ogni alimento che contenga meno di 0.5 grammi di acidi grassi per porzione possa essere dichiarato sull'etichetta a contenuto di zero acidi grassi.

La logica della FDA è che 0.5 = 0.
Ma una matematica approssimativa non è il solo trucco giocato per proteggere gli interessi commerciali delle industrie su cui la FDA dovrebbe vigilare.

Sfruttando questo trucchetto dei 0.5 grammi, le aziende riducono arbitrariamente le porzioni dei loro cibi e livelli ridicoli – giusto per tenere gli acidi grassi sotto i 0.5 grammi per porzione. Così loro dichiarano in grande sulla confezione “Zero Acidi Grassi”. In realtà, il prodotto può essere pieno di acidi grassi, ma la porzione è stata ridotta ad un peso appropriato per il nutrimento di uno scoiattolo, non certo di un essere umano.

Il numero delle porzioni

La prossima volta che prendi un prodotto in drogheria, controlla il numero di porzioni indicato sulla Scheda Nutrizionale. Troverai probabilmente dei numeri talmente elevati da risultare non attendibili. Un produttore di biscotti, per esempio, può dichiarare che un biscotto costituisca un’intera “porzione” di biscotti. Ma conosci qualcuno che, in realtà, mangia solo un biscotto?

Se un biscotto (una porzione) contiene 0.5 grammi di acidi grassi saturi, il produttore è autorizzato a dichiarare che l’intero pacco di biscotti sia “privo di acidi grassi”. In realtà, il pacco può contenere 30 biscotti, ognuno con 0.5 grammi di acidi grassi, che porta a 15 grammi totali per l’intero pacco (30 biscotti x 0.5 grammi per biscotto in realtà fa un totale di 15 grammi).

Tu prendi un pacco di biscotti che contiene 15 grammi di acidi grassi saturi (che è una dose enorme di veleno) mentre l'etichetta dichiara che quello stesso prodotto non contenga acidi grassi saturi.

Questo è solo un esempio di come le aziende alimentari usino la Scheda Nutrizionale Informativa e l’elenco degli ingredienti per ingannare, piuttosto che per informare i consumatori.

Ecco alcune ulteriori dritte per decifrare con successo gli ingredienti delle etichette:

1 - Ricorda che gli ingredienti sulle etichette sono elencati in ordine quantitativo. Questo significa che i primi 3 ingredienti contano molto di più di tutti gli altri. I primi 3 ingredienti sono quello che stai mangiando.

2 - Se l’elenco degli ingredienti contiene lunghe parole chimiche che non riesci nemmeno a pronunciare, evita il prodotto. Potrebbe contenere elementi chimici tossici. Perché vuoi mangiarli? Introduci ingredienti che conosci.

3 - Non farti ingannare da fantastici nomi di erbe o altri ingredienti che appaiono molto in basso nella lista. Alcuni produttori di alimenti che includono “goji” (bacche di Lycium) verso la fine dell’elenco le usano solo come trovata pubblicitaria da apporre sull’etichetta. La reale quantità di goji nel prodotto è probabilmente esigua.

4 - L’elenco degli ingredienti non deve obbligatoriamente segnalare inquinanti chimici. I cibi possono essere contaminati con pesticidi, solventi, acrilamidi, PFOA (Acido di Perfluorooctanoic), perclorati (combustibili per razzi) e altri tossici chimici. Il miglior modo di limitare l’ingestione di elementi tossici chimici è comprare biologico, o cibi freschi poco trattati.

5 - Cerca parole come “germogliato” o “naturale” che di solito contraddistinguono cibi di alta qualità. Chicchi e semi germogliati sono più sani di quelli non germogliati. Gli ingredienti naturali sono generalmente più sani di quelli trattati o cotti. I chicchi interi sono più sani di quelli arricchiti.

6 - Non farti ingannare dalla parola “grano” quando si tratta di farina. Tutta la farina derivata dal grano può essere chiamata “farina di grano”, anche se è stata trattata, sbiancata e privata dei suoi nutrienti. Solo la farina di grano a “chicco intero” è realmente sano. (Molti consumatori, sbagliando, credono che tutti i prodotti di “farina di grano” derivino dal chicco intero. E' falso. I produttori alimentari ingannano i consumatori con questo trucchetto.

7 - Non farti ingannare con il luogo comune che i prodotti integrali siano più sani dei prodotti naturali. Lo zucchero scuro è solo una trovata pubblicitaria – è zucchero bianco con colorante marrone e aroma aggiunto. Le uova integrali non sono diverse da quelle bianche (eccetto per il fatto che i loro gusci appaiono scuri). Il pane integrale può non essere più sano del pane bianco, a meno che non sia fatto con chicchi di grano interi. Non farti ingannare dai cibi 'integrali'; sono trovate pubblicitarie dei giganti della produzione alimentare per indurre i consumatori a pagare di più per i soliti prodotti.

8 - Attenzione all'inganno delle piccole porzioni. I produttori alimentari usano questo trucco per ridurre il numero di calorie, grammi di zucchero o grammi di acidi grassi che i consumatori credono siano contenuti nei prodotti. Molte porzioni sono arbitrarie e non hanno un fondamento reale.

9 - Vuoi sapere realmente come acquistare i cibi? Scarica la nostra guida "Honest Food Guide" (link), un onesto rapporto sul cibo che è stato scaricato da oltre 800.000 persone. E’ in sostituzione dell’assai corrotto e manipolato Food Guide Pyramid della USDA (United States Department of Agricolture), che è poco più di un documento di marketing a favore delle fattorie industriali e delle grandi corporazioni dell’alimentare.

La Honest Food Guide è un rapporto nutrizionale indipendente che rivela esattamente cosa mangiare e cosa evitare per migliorare la propria salute.

Articolo pubblicato sul sito Natural News
tradotto da NewsTarget e riproposto da Disinformazione
Link diretti: http://www.naturalnews.com/021929_groceries_food_products.html
http://www.disinformazione.it/etichette_ingannevoli.htm

Comprate un bel po' di candele...



Tratto dall’articolo “A cosa serve la crisi finanziaria. Parte 3” dell’avvocato Paolo Franceschetti, visibile qui: http://paolofranceschetti.blogspot.com/2011/10/cosa-serve-la-crisi-finanziaria-parte-3.html#more


La cosa che mi ha più impensierito è questa storia della sospensione della corrente elettrica.
Ci sarà o no?
Sono mesi che osservo e cerco di capire.
Vediamo cosa ho potuto constatare.

1) Di recente c’è stata una sospensione della corrente elettrica in Belgio per diverse ore. Cause sconosciute.

2) Pochi giorni prima del Belgio era toccato alla California: 5 milioni di persone sono rimaste al buio per giorni. Anche qui le cause sono sconosciute e i media non hanno riportato alcuna notizia sulle conseguenze del black out. Silenzio tombale su un evento che pure meritava qualche riga in più.

3) A questo punto sono andato a rivedere le notizie relative al black out del 2004 in Italia. A quel tempo, andò via la corrente in tutta Italia per circa 12 ore. I giornali ci raccontarono che il fatto fu dovuto ad un albero che cadde su una linea dell’alta tensione in Svizzera. In questi anni ho parlato con persone che lavorano all’Enel e mi hanno tutte confermato che tale notizia era una balla clamorosa, perché una spiegazione di questo tipo è impossibile. Incuriosito maggiormente allora sono andato a leggermi la relazione tecnica della commissione di inchiesta istituita a suo tempo dal parlamento per indagare le cause del balck out. Il risultato è che i periti nominati non ci hanno capito un cazzo, finendo per concludere che erano necessari altri mesi per poter approfondire la questione. In conclusione: né i periti nominati, né il governo, né il parlamento, almeno ufficialmente, sanno perché ci fu il black out.

Insomma, si può ragionevolmente concludere che questi black out altro non siano che prove generali del black out futuro.

Dunque, leggendo le notizie relative ai black out, in effetti sembra di poter concludere che stiano facendo delle prove generali da qualche anno a questa parte per un futuro black out generale.
Ora la domanda è: quale scusa troveranno?
Mi pare infatti inverosimile che blocchino la corrente ovunque in Europa e America e poi ci raccontino che è stato un albero che è caduto su un traliccio.
Quindi ho pensato, o la notizia è falsa e viene diffusa solo per ingenerare terrore, oppure è vera, ma devo capire quale scusa troveranno.

La risposta mi è giunta inaspettata guardando un video di Swami Kriyananda – un leader spirituale della comunità Ananda, che si rifà agli insegnamenti di Paramahansa Yogananda – il quale ha parlato di una sospensione dell’energia elettrica per tre settimane, in conseguenza di una tempesta solare che ci sarà nel 2012. La cosa che mi ha colpito è la precisione e la sicurezza con cui indicava le modalità e la durata di questo evento, come se fosse informato con molta precisione.

A questo punto faccio un ulteriore controllo. In effetti pare che sia prevista una tempesta solare proprio per il 2012. Ce ne fu una alla fine dell’800, ma ovviamente non ebbe gli esiti disastrosi che potrebbe avere questa tempesta, in un’era in cui tutto funziona in base all’elettricità.
Ecco quindi il possibile colpo di genio dei nostri governanti. La sospensione dell’energia elettrica ci sarà e la colpa sarà addossata alla tempesta solare.

mercoledì 19 ottobre 2011

Una crisi che scuoterà l'America fino alle sue fondamenta...



"La prossima fase di questa crisi rappresenterà una minaccia persino al nostro sistema di vita. I risparmi di milioni di persone verranno spazzati via. Questo disastro cambierà i vostri affari e il vostro lavoro e influenzerà negativamente i vostri risparmi, gli investimenti e il pensionamento."

Questo lungo articolo è AGGHIACCIANTE. 
Se volete fare sonni tranquilli NON leggetelo.
Spero vivamente che chi lo ha scritto si sbagli, ma purtroppo non mi pare...

martedì 18 ottobre 2011

***ATTENZIONE*** PER LA CASSAZIONE ABBIAMO DIRITTO AL RIMBORSO DELL’IVA PAGATA SULLA TASSA SUI RIFIUTI PER 10 ANNI!!

 
La Cassazione ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l’iva su un importo dove non doveva essere applicata in quanto appunto “tassa”. Pertanto tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi; inoltre controllando sul sito “Federconsumatori” si evince che chi richiede il rimborso (che come al solito arriverà, lentamente ma arriverà) bloccherà di fatto l’iva sulle prossime fatture.
Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima perché, come capita solo in Italia, gente come anziani o fasce inferiori che non conoscono i loro diritti non ne usufruiscono “in automatico”, ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta.
Pertanto vi allego il modulo che contiene le spiegazioni per la compilazione.
Fate girare comunque tale comunicazione perché, come spesso avviene, i mezzi di comunicazione non ne parlano sufficientementemente.

Sono oltre 6 milioni le famiglie residenti in circa 2000 comuni italiani, che, dal 1999 al 2008, hanno dovuto pagare l’IVA di troppo sulla tassa sui rifiuti, e che oggi devono avere indietro quanto versato in più del dovuto.
La stima di tale spesa non è affatto di poco conto: secondo quanto indicato dall’ultimo rapporto APAT, è stimabile che, tra famiglie ed aziende, la partita viaggi intorno ai 200-230 milioni di Euro all’anno.
Ad esempio: per una famiglia che paga 250 Euro all’anno di TIA, quindi, la restituzione corrisponderebbe a 25 Euro l’anno, che vanno moltiplicati per il numero di anni in cui si è pagata la TIA.
FONTE: http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20091029110214&t=istr
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Modulo Tarsu Oggetto: richiesta di rimborso dell’IVA relativa al pagamento della Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.
Il/la sottoscritto/a ………………………………………, nato/a a ………………………………………….. il ../../…., C.F.: ……………………………………….. e residente in ……………………………., Via ……………………… numero … CAP ………, in qualità di : proprietario/ dell’immobile sito in ………………, Via …………….. n. …, iscritto al Catasto del Comune di …………………….., Sezione …., Foglio …., Pratica ………………;
PREMESSO CHE
ha regolarmente corrisposto per i/il suddetti/o immobili/e la TARSU comprensiva di Iva al 10%, come da fatture allegate alla presente.
Con la Sentenza numero 238/2009 la Corte Costituzionale nel rilevare la natura tributaria di TARSU e TIA, in particolare: “7.2.3.6. – […] Non esiste, del resto, una norma legislativa che espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti […]. Se, poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della TARSU che della TIA, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo 1, primo periodo, della Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006; come ribadito dalla sentenza della Corte di giustizia CE del 16 settembre 2008, in causa C-288/07) esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità» ha di fatto inequivocabilmente escluso l’imponibilità ai fini IVA di codesta Tassa o Tariffa.
Ne consegue che l’Iva addebitata al sottoscritto e documentata dalle fatture in allegato risulta indebitamente corrisposta quindi
CHIEDE
Il rimborso di quanto versato e non dovuto come da tabella riepilogativa allegata, con riferimento agli ultimi dieci anni, oltre agli interessi legali decorrenti dal giorno dei singoli pagamenti;
l’immediata cancellazione dalle future fatture e dai ruoli della suddetta voce nonché la comunicazione alla società di riscossione ai fini dell’eventuale sgravio.
Si rimane in attesa di un Vostro riscontro, entro e non oltre novanta giorni dal ricevimento della
presente, con l’avvertimento che, decorso inutilmente tale termine, il sottoscritto si vedrà costretto ad adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti.
La presente vale ad ogni effetto di legge quale formale diffida e messa in mora, anche ai fini interruttivi della prescrizione.
In fede,
Riepilogo Fatture:
Anno
Fattura n.
Importo totale fattura
IVA versata
Totale IVA versata
Allegati:
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../……..;
copia fattura n. del ../../………
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modulo rimborso IVA  *
Spett.le Comune di________________________
_________________________________ _________________________________ Raccomandata A/R
Spett.le_________________________________ _________________________________ _________________________________
Raccomandata A/R
Oggetto: richiesta di rimborso dell’IVA relativa al pagamento della Tariffa di Igiene Ambientale/ Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.
Il/la sottoscritto/a____________________________________________________________, nato/a a __________________________________, il________________________________, C.F.:__________________________________e residente in__________________________, Via/P.zza ____________________________________ numero________ cap.____________,
in qualità di *:
•    _________________________ dell’immobile sito in __________________________, Via/P.zza______________________________________________n.______________, iscritto al Catasto del Comune di___________________________________, Sezione___________________,    Foglio___________,    Particella_____________, Sub___________, Zona____________, Categoria___________, Classe___________;
** PREMESSO CHE ha regolarmente corrisposto per i/il suddetti/o immobili/e la TARSU/TIA comprensiva di Iva al 10%, come da fatture allegate alla presente. Con la Sentenza numero 238/2009 la Corte Costituzionale nel rilevare la natura tributaria di TARSU e TIA, in particolare: “7.2.3.6. – [...] Non esiste, del resto, una norma legislativa che
Compilare alternativamente a seconda di chi vi ha fatturato la TARSU/TIA: Comune, Gestore privato o azienda municipalizzata.
(Per ogni immobile di cui si chiede il rimborso dell’Iva versata, indicate la vostra qualifica (ad esempio proprietario, affittuario…) e riportate gli estremi catastali dell’immobile che trovate sulla visura catastale o sugli atti del notaio).
1
espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti [...]. Se, poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della TARSU che della TIA, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo 1, primo periodo, della Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006; come ribadito dalla sentenza della Corte di giustizia CE del 16 settembre 2008, in causa C-288/07) esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità».”
ha di fatto inequivocabilmente escluso l’imponibilità ai fini IVA di codesta Tassa o Tariffa. Ne consegue che l’Iva addebitata al sottoscritto e documentata dalle fatture in allegato risulta indebitamente corrisposta quindi
CHIEDE 1.    Il rimborso di quanto versato e non dovuto come da tabella riepilogativa allegata, con
riferimento agli ultimi dieci anni, oltre agli interessi legali decorrenti dal giorno dei
singoli pagamenti; 2.    l’immediata cancellazione dalle future fatture e dai ruoli della suddetta voce nonché la
comunicazione alla società di riscossione ai fini dell’eventuale sgravio.
Si rimane in attesa di un Vostro riscontro, entro e non oltre novanta giorni dal ricevimento della presente, con l’avvertimento che, decorso inutilmente tale termine, il sottoscritto si vedrà costretto ad adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti. La presente vale ad ogni effetto di legge quale formale diffida e messa in mora, anche ai fini interruttivi della prescrizione.
_________________________, lì _________________ Firma
*** Riepilogo Fatture:
****Allegati:
-    copia fattura n._________ del __________; -
Anno
Fattura n.
Importo totale fattura
Iva versata
Elencate le fatture che allegate indicando l’anno di pagamento, il numero della fattura, l’importo totale della stessa e l’Iva versata, inserendo il totale nell’ultimo rigo della tabella, in corrispondenza della colonna relative all’IVA.
Totale Iva versata
Elencare le copie delle fatture che si allegano riportandone il numero e l’anno di versamento, ricordando di allegare tutte le fatture emesse nello stesso anno in caso di pagamento frazionato.
* Compilare alternativamente a seconda di chi vi ha fatturato la TARSU/TIA: Comune, Gestore privato o azienda municipalizzata.
** Per ogni immobile di cui si chiede il rimborso dell’Iva versata, indicate la vostra qualifica (ad esempio proprietario, affittuario…) e riportate gli estremi catastali dell’immobile che trovate sulla visura catastale o sugli atti del notaio.
***  Per ogni immobile di cui si chiede il rimborso dell’Iva versata, indicate la vostra qualifica (ad esempio proprietario, affittuario…) e riportate gli estremi catastali dell’immobile che trovate sulla visura catastale o sugli atti del notaio.
**** Elencare le copie delle fatture che si allegano riportandone il numero e l’anno di versamento, ricordando di allegare tutte le fatture emesse nello stesso anno in caso di pagamento frazionato.
FACCIAMOLO GIRARE!!!
Fonte: Stampa Libera

Il "Trota"...



Due cose,ma proprio due, sul "Trota" (il figlio di Bossi):
Il Trota ha detto che quando il suo papi è caduto voleva chiamare il 118, ma non ricordava il numero
Il Trota ha detto che per non far cadere il padre di notte dal letto lo farà dormire di giorno
Il Trota ha detto che suo padre predica bene e ruzzola male
Il Trota ha detto che in un incidente si è rotto il braccio destro, ma non capisce perché la polizia indaga sul sinistro
Leggendo i necrologi, Il Trota ha detto che non capisce come fa la gente a morire in ordine alfabetico
Il Trota ha detto che spiare le coppiette in macchina non è reato ma fecondazione assistita
Il Trota ha detto che non capisce perché alcune tazzine da caffè hanno il manico a sinistra ed altre a destra
Il Trota ha detto che ha chiamato il suo cane stop perché è un incrocio
Il Trota ha detto che non ha bisogno delle chiavi inglesi perché non ha mai avuto una casa a Londra
Il Trota ha detto che non capisce come mai tutti come password scelgono sempre solo asterischi
Il Trota ha detto che da una parte del rubinetto esce acqua calda, dall'altra fredda, ma non capisce da dove esce quella tiepida
Il Trota ha detto che per risparmiare l'acqua la diluisce
Il Trota ha detto che i libri che ha a casa non hanno l'indice ma il medio
Il Trota ha detto che se oggi le mele costano l'ira di Dio è colpa di Adamo ed Eva
il Trota ha detto che se al reattore di Fukushima si é fuso il nocciolo, possono sempre sostituirlo con un mandorlo
Il Trota ha detto che Garibaldi era un drogato perché si faceva l'eroina
Il Trota ha detto che una gallina può fare un uovo duro se lavora sodo
Il Trota ha detto che sta scrivendo un libro su se stesso, ma arrivato alla schiena proprio non ci riesce
Il Trota ha detto che per non ingrassare mangia solo il buco della ciambella
Il Trota ha detto che prima di uscire di casa accende tutte le luci per vedere se sono spente
Il Trota ha detto che le rose senza spine vanno a batteria 
Il Trota ha detto che il poliziotto più sfigato è quello che muore al posto di Blocco, mentre il più fortunato è.. Blocco
Il Trota ha detto che il Sahara è un deserto, e su questo non ci piove...
Il Papa non vuole incontrare il trota perché ha paura di cambiare idea sull'uso del preservativi

Il Trota è quello che...
- che l'uva passa …e manco saluta.
- che ha provato a vendere accendini ai semafori, ma non ha trovato nessun semaforo che fumasse.
- che una volta ha provato a sniffare coca ma gli sono rimasti incastrati nel naso i cubetti di ghiaccio ed il limone
- che lo spirito santo è quello che ti fa prendere delle sbronze della madonna!
- che riceve lezioni gratis dal Cepu perchè paga per quello che capisce.
- al tutor del Cepu: «Agli esami mi devo presentare digiuno? »
- che nelle biblioteche dovrebbero esserci solo porte a libro.
- «Leopardare, prof» a quello che, all’orale di Italiano, gli chiese: «Mi dica l’Infinito di Leopardi».
- che i film di Sordi che ha visto lui si sentono tutti benissimo.
- che è nato con la camicia, ma gli dispiace che sua madre non l'abbia tenuta per ricordo.
- che, visto che non ci sono più le mezze stagioni, la pizza la prenderà margherita.
- che il G8 è stato un grande pittore.
- che non vuole incontrare il Dalai Lama perché ha paura che gli sputi.
- che in Google Maps la Via Crucis non esiste.
- che tra la Macedonia e il Montenegro c’é il caffé.
- che il comune di Erba è in provincia di Prato.
- che a Bergamo ci sono i bergamaschi e le bergafemmine.
- che il suo conto in banca non è svizzero, è Novi!
- che il nome di Darwin è Ciao.
- che per fare la birra bionda ci vuole l’acqua ossigenata.
- che il più grande eroe della resistenza veniva dall’Emilia Romagna, il Partigiano Reggiano.
- che sta ancora cercando di capire di chi è Lasorella Carmen...
- che la Cornucopia è un tradimento masterizzato.
- che va in giro con una pistola in testa perché sopra c’è scritto Beretta.
- che lo stretto di Messina è un siciliano magro magro.
- «Ricordo come fosse adesso che, quando studiai l’Illuminismo, rimasi affascinato. Tanto che il mio sogno divenne quello di fare l’elettricista».
- che “il dado è tratto” è uno slogan pubblicitario della Star...
- che per girare i canali di Venezia gli basta il telecomando.
- che ha fatto un corso accelerato di boxe contro i raggi ultraviolenti.
- che l’ottone è quel numerone che si trova tra il settone e il novone.
- che quando è in auto sta molto attento a quello che dice, perché sul cruscotto ci sono delle spie rosse.
- che il movimento 5 stelle si trova nella costellazione del grillo.
- che l’albero maestro è quello che si trova sulle navi scuola.
- «Tranquilla, te le guardo io» alla sua ragazza quando questa gli ha comunicato di non poter fare il bagno al mare perché aveva le sue cose.
- «La Signora Travaglio è sempre incinta...»
- che pensa che l’iPhone serva a connettersi con l’asciugacapelli.
- che “il codice da Vinci” è il codice fiscale di Leonardo.
- che se avesse avuto un fratello gemello li avrebbero chiamati I Dentici.
- che, da quando ha letto sul giornale che il fumo uccide, non compra più il giornale.
- che il tonno si fa male se si taglia con il grissino.
- «Ma se nessuno sa fare la manovra, perché non la fanno fare ha me che ho preso la patente?»
- «Per recuperare i capitali sommersi ci vuole un sottomarino enorme».
- che cercava un buco libero per parcheggiare la macchina e l’ha buttata dentro uno scavo stradale.
- che ha suonato 5 anni al conservatorio, ma non gli hanno mai aperto.
- che ha chiesto al poliziotto che gli ha fatto gonfiare il palloncino, di chi era la festa.
- che una volta si è dimenticato in casa le chiavi della macchina e in macchina le chiavi di casa... lo ha contattato Silvan!
- «... non mi ricordo cos’altro dovevo dire…»

http://www.facebook.com/IlTrotaHaDetto

EURO: Una semplice considerazione


L'Euro ha sostituito la nostra Lira e le monete di molti stati europei dal primo gennaio del 2002. Prima dell'introduzione della Moneta Unica, le banche centrali di ogni singolo stato avevano il potere di adeguare "la forza" della moneta nazionale a seconda dell'andamento dell'economia interna, ad esempio decidendo di stampare più moneta per “indebolirla” nei confronti dei paesi più forti e quindi favorire le esportazioni.

Purtroppo, da quando c'è l'Euro, i vari paesi hanno perso questa fondamentale prerogativa, portando sostanzialmente l'economia europea a dividersi in 2 parti: da un lato i paesi "forti" come Germania, Francia, Austria, e dall'altro i più "deboli" come Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna.

All'inizio SEMBRAVA che l'Italia facesse parte dei paesi "forti", ma dopo qualche anno si è capito che, vista l'incapacità dei nostri governi di capire le dinamiche economiche e di varare le necessarie leggi e riforme economiche STRUTTURALI per migliorare la competitività dell'Italia nel mercato europeo e mondiale, il "Bel Paese" è entrato nel gruppo delle economie deboli, anche per l'aumento costante del debito pubblico e del deficit che hanno superato di molto i parametri di Maastricht.

Per fare un semplice esempio... se prima dell'Euro c'erano alcuni paesi che indossavano abiti di taglia 42, altri che indossavano la taglia 56 eccetera, da quando c'è l'Euro ogni paese DEVE sempre indossare un abito di taglia 48 e non gli è nemmeno concesso di andare dal sarto per fare qualche aggiustamento...

Questa, in sostanza, è la principale ragione della attuale crisi europea e dimostra che la decisione di adottare l'Euro senza nemmeno, per quanto riguarda l'Italia, chiedere ai cittadini mediante un referendum se volevano o no la Moneta Unica, è stata una decisione SBAGLIATA.

Quindi allacciamoci le cinture: nei prossimi mesi ne vedremo davvero delle belle!

Poi ognuno è libero di pensarla come meglio crede..
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